La Salamandra di Lanza

La Salamandra di Lanza (Salamandra lanzai) è un anfibio urodelo endemico delle Alpi Cozie a cavallo tra Italia e Francia. La colorazione è totalmente nera e la riproduzione avviene senza necessità di ambiente acqueo.

DOVE VIVE

 

Può essere osservata in Valle Po, Valle Pellice, Valle Germanasca, Val Sangone e in Valle del Guil (Francia). In Valle Po è possibile osservarla nella zona di Pian del Re e dei laghi.

Le cause di questa particolare e limitata distribuzione vanno ricercate nelle glaciazioni del quaternario e nel conseguente isolamento  della specie, che in questa area trovò rifugio dalle condizioni climatiche avverse, separandosi dall’altra salamandra alpina, Salamandra atra che si trova nelle alpi Orientali.

Proprio a S. atra furono attribuite le popolazioni di queste valli fino al 1988. In questo anno infatti uno studio fece emergere differenze genetiche e morfologiche tra le due popolazioni, tali da separarle in due specie distinte: quella occidentale venne denominata S. lanzai in onore di Benedetto Lanza, erpetologo Italiano (Nascetti, Andreone, Capula, Bullini, 1988)

Questo anfibio si può trovare dai 1200 metri fino ai 2600 m slm. Alle quote più basse le popolazioni vivono in boschi misti o di conifere, in quota si trovano invece in praterie alpine spesso in prossimità di corsi d’acqua e con presenza di rocce e anfratti. Questi ultimi sono fondamentali come rifugi sotterranei in cui passano la maggior parte del tempo sia nel periodo di attività (da giugno a settembre) sia d’inverno, che trascorrono in ibernazione per proteggersi dalle basse temperature.

MORFOLOGIA

Nella foto: notare il capo grande e appiattito, la coda con punta arrotondata, la lieve palmatura delle zampe (per aumentare la presa sulle rocce), le grandi ghiandole parotoidi ai lati del capo e la colorazione nera, lucida e uniforme.

BIOLOGIA

 

Uno degli adattamenti più affascinanti è sicuramente quello della viviparità che consiste nel partorire adulti già metamorfosati, le larve crescono all’interno della madre in cui possono svilupparsi anche per 3-4 anni. Questa modalità rende la riproduzione indipendente dagli ambienti acquatici, a differenza di quanto avviene nella maggior parte degli anfibi. Possono partorire un massimo di sei piccoli per volta.

La durata di vita dipende dall'ambiente e dalla quota: in media è di 11 anni al Pian del Re, con un’età massima rilevata di 24 anni. Conosciamo questo aspetto grazie ad analisi scheletro-cronologiche effettuate sulle falangi, attraverso un metodo che prevede l’immediato rilascio dell’individuo dopo la cattura e il prelievo. Dopo la nascita, le giovani Salamandre di Lanza conducono vita criptica fino alla maturità sessuale (4-5 anni).

L'attività è prevalentemente crepuscolare o notturna, ma in giornate piovose può essere anche diurna.

MINACCE E PROTEZIONE

 

Una delle maggiori minacce per questa specie è quella di essere schiacciata dai mezzi motorizzati sulle strade di montagna, soprattutto nelle giornate di nebbia o pioggia può essere registrata un’alta mortalità a causa degli investimenti. Anche gli escursionisti devono fare attenzione a non calpestarla a non devono approfittare della facilità di osservazione per toccarla e disturbarla.

A causa di questa minaccia e dell’areale molto ristretto in cui vive, la specie è valutata dalla IUCN come Vulnerabile ed inserita nella Lista Rossa della IUCN italiana, nell’allegato IV della direttiva Habitat e nell'allegato II della Convenzione di Berna come S. atra. Altre minacce sono dovute a interventi infrastrutturali con conseguenti modifiche o perdite di habitat, al cambiamento climatico o alla presenza di patologie, come per esempio la Chitridiomicosi, malattia provocata da un fungo che colpisce la pelle ed è spesso letale per gli anfibi.

STUDI

 

Proprio per favorire la sua conservazione sono stati effettuati diversi studi su questo animale e alcuni sono ancora in corso. In questo video del 2019 di Marco Tesaro, l’epetologo Daniele Seglie racconta come ha effettuato uno studio in campo grazie al metodo di cattura-marcatura-ricattura. Il video è stato realizzato per l’Ente di Gestione delle Aree Protette della Città Metropolitana di Torino ed è girato nella Zona Speciale di Conservazione di Prà Barant.

BIBLIOGRAFIA

 

 

Franco Andreone: Atlante degli Anfibi e dei Rettili d'Italia. Pagine dedicate alla Salamandra di Lanza

 

Franco Andreone, 2001: La Salamandra di Lanza - Salamandra lanzai

Scaricabile in pdf da QUI

 

IUCN: pagina dedicata alla Salamandra di Lanza

 

Parco del Monviso: pagina internet dedicata alla Salamandra di Lanza

 

Giuseppe Nascetti, Franco Andreone, Massimo Capula, Luciano Bullini, 1988: A new Salamandra species from southwestern Alps (Amphibia, Urodela, Salamandridae). Bollettino del Museo regionale di Scienze Naturali di Torino. Vol. 6, n. 2, pp. 617-638

Consultabile e scaricabile da QUI

 

Daniele Seglie, Parco Alpi Cozie, 2021: La Salamandra di Lanza e la Lucertola vivipara nelle Alpi Cozie

Scaricabile in pdf da QUI

 

 

 

Autrice: Cecilia Noce

Tag: Salamandra di Lanza, Salamandra atra, Pian del Re, Monviso, endemismo