Nel Comune di Mombasiglio (CN), poco a valle dell'abitato, a 400 m di quota, si trova un ponte naturale che scavalca il torrente Mongia.
La struttura, di dimensioni ragguardevoli, è stata usata fino a pochi anni fa come ponte vero e proprio per unire le frazioni Castelletto, Masentine e Mongrosso (quest'ultima nel Comune di Lesegno), anche con traffico automobilistico. Ultimamente, per preservare l'arco, la strada è accessibile solo a piedi o in bici.
L'arco misura da 8 a 10 metri di ampiezza, con altezza da 3 a 5 metri e una lunghezza di 15 metri. La formazione è geologicamente molto recente: i terreni alluvionali sono ghiaiosi-ciottolosi, di età olocenica.
Il torrente Mongia compie il suo percorso in questo tratto con diversi meandri, e il ponte è il risultato del taglio di uno di questi. Osservando in sponda destra la prosecuzione della strada sul ponte, si notano delle case che sono costruite esattamente nella parte centrale del meandro, con la traccia del vecchio letto che vi gira intorno in una profonda incisione.
Immediatamente a valle del ponte naturale è stato realizzato un tunnel che scavalca la strada pedonale, per permettere l'ingresso nel Mongia di un affluente laterale in riva sinistra.
In zona si può osservare lo zigottero Calopteryx splendens, una libellula qui presente in buon numero, la Rana temporaria che si riproduce nelle pozze del torrente, e fra gli uccelli è degno di nota, per esempio, il Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus), che vive vicino ad acque poco inquinate.
Le fotografie scattate nel corso del tempo sono particolarmente interessanti, in questi casi, per verificare visivamente l'andamento dell'erosione di queste strutture, che pur resistenti, sono soggette a un'erosione relativamente rapida (come ad esempio venne fatto per i Ciciu del Villar). Nelle foto sul sito del Comune di Mombasiglio, pur recenti, si notano alcune piccole differenze con quella pubblicata qui, scattata successivamente (17 luglio 2021), soprattutto a carico della parte bassa, a contatto col corso d'acqua.
Lungo la parte a monte e a valle della struttura sono stati posizionati argini a difesa delle sponde.
Per la visita si raccomanda di evitare i periodi di pioggia intensa e di piena del torrente.
BIBLIOGRAFIA
Pagina dedicata nel Catasto delle grotte del Piemonte
Pagina del Comune di Mombasiglio
Pagina del FAI - Fondo Ambiente Italiano
Autore: Dario Olivero
Tag: ponte naturale, Mombasiglio, torrente Mongia, meandro