Museo Civico Archeologico e di Scienze Naturali Federico Eusebio di Alba

Alba è una città che conta un passato millenario e il suo Museo Civico ne racconta la storia e il territorio suddividendo le sale in due distinte sezioni: Archeologia e Scienze Naturali.

STORIA DEL MUSEO

Il Museo nacque nel 1897 per iniziativa del Prof. Federico Eusebio (1852-1913), quando fu trovata in Val Seno d'Elvio, vicino a Alba, una stele funeraria in marmo: inviò una lettera al sindaco di Alba proponendo l'idea di un Museo storico - archeologico. La Giunta deliberò l'istituzione il 21 giugno 1897. Federico Eusebio era nato ad Alba da un'umile famiglia originaria di Magliano Alfieri. Terminò gli studi a Torino con la Laurea in Lettere Classiche e insegnò inizialmente Lettere all'Istituto Universale di Torino, per poi passare nall'insegnamento di Letteratura Latina e Archeologia all'Università di Genova. Molto legato alla sua terra, pubblicò diversi importanti studi di archeologia sulla rivista Alba Pompeia (dal 1908 al 1912) da lui fondata. Su commissione del Municipio di Alba realizzò il Museo (1897), curando i procedimenti delle donazioni di collezioni che seguiva e sollecitava personalmente. Fondò anche la Società Storica Albese, che diresse fino alla morte, nel 1913. Fu seppellito nel suo paese natale, Magliano Alfieri, che gli ha intitolato le Scuole Elementari.

Inizialmente il Museo contava un'unica sala, dedicata esclusivamente alla storia e archeologia locale. In occasione del trasferimento nel 1976 nell'attuale sede del complesso della Maddalena, in Via Vittorio Emanuele, gli fu aggiunta la sezione di Scienze Naturali, che ben presto divenne un punto di riferimento per la zona dell'albese e non solo. Delle collezioni si stima che sia esposto solo il 5%, ma attraverso mostre temporanee, vengono periodicamente mostrati anche i reperti dei depositi, che restano comunque sempre a disposizione degli studiosi.

Inoltre, il Museo prosegue sul territorio con percorsi di divulgazione, fra cui itinerari naturalistici e archeologici.

SEZIONE PREISTORIA E PROTOSTORIA

Raccoglie reperti in ceramica e pietra, risalenti al neolitico (fine VII - inizio IV millennio a.C.) ed anche una ricostruzione a grandezza naturale della capanna di Borgo Moretta. Seguono le vetrine dedicate all'età del Rame e inizio età del Bronzo (seconda metà IV - fine III millennio a.C.) e la struttura originale in arenaria di una tomba collettiva. All'età del Bronzo (III millennio a.C.) appartengono i ritrovamenti metallici e ceramici della necropoli di Corso Piave. In ultimo, l'età del Ferro (V-II secolo a.C.) è rappresentata dai reperti realizzati dalle tribù Liguri che abitavano la zona.

SEZIONE ETÀ ROMANA

Al municipium di Alba Pompeia sono dedicate le sale che coprono il periodo romano dal II secolo a.C., quando i Romani conquistarono la Liguria interna (all'epoca la Liguria si estendeva fino alla zona di Torino ed era abitata da diverse tribù di Liguri, fra cui i Bagienni che abitavano anche la zona di Alba). In queste sale sono esposti corredi funerari, ricostruzioni di sepolture, monete, epigrafi, vasellame e altri oggetti di vita quotidiana.

SEZIONE DI SCIENZE NATURALI

La sezione di Scienze Naturali nasce nel 1976 e si articola in tre sale:

La sala di paleontologia e dei minerali è introdotta dalle grandi impronte fossili della foglia di palma (Sabal major), con al centro il pesce Alosa elongata. Si tratta di due lastre risalenti al Miocene superiore, estratte dai sedimenti delle "Marne di Sant'Agata", provenienti da Roddi d'Alba.

Qui è esposta la ricchissima collezione di minerali del cuneese realizzata da Gian Paolo Piccoli: si tratta della più grande e completa collezione mineralogica delle Alpi cuneesi, nonché attualmente la sola esposta al pubblico.

Le vetrine paleontologiche, dopo la prima dedicata alla paleontologia generale, illustrano, attraverso i fossili, la storia geologica del territorio albese dall'Oligocene fino al termine del Pliocene. Da sottolineare la notevole esposizione di conchiglie fossili del Bacino Terziario Piemontese (la più grande collezione sul tema esposta al pubblico in regione): alcuni conservano ancora i colori originari.

Altri fossili esposti sono i pesci di Cherasco e molte filliti (foglie fossili) che testimoniano il passaggio da un clima tipico di regioni calde (per esempio i piccoli rametti di Glyptostrobus, simili a quelli della Foresta fossile di Fossano: vedi scheda QUI) al clima odierno, con specie che possiamo vedere ancora oggi come querce, castagni, faggi, carpini, olmi...).

In una apposita sala sono esposti i grandi vertebrati fossili trovati in zona: un cetaceo e due proboscidati, il primo risalente alla fase terminale del Miocene e il secondo al Piano Villafranchiano. La balenottera è stata ritrovata nel 2011 sul Tanaro a Piana Biglini, il primo proboscidato, attribuibile al genere Platybelodon, fu trovato a Verduno nel 2010 (simile a un elefante, si nutriva di piante acquatiche nell'ambiente paludoso formatosi a seguito della crisi evaporitica messiniana, allorchè il Mediterraneo evaporò quasi completamente lasciando un'ampia piana alluvionale al posto dell'attuale pianura padana), infine, per quanto riguarda il secondo, si tratta di Anancus arvernensis, un proboscidato dalle lunghe zanne quasi diritte, vissuto circa 3 milioni di anni dopo il Platybelodon

La sala di zoologia, che si apre con la storia evolutiva degli animali, mostra le specie vivono nell'Albese. Sono esposti i principali gruppi di invertebrati, fra cui le teche dei lepidotteri e dei coleotteri: gli insetti in collezione sono oltre 20.000, appartenenti a più di 2500 specie, alcune delle quali descritte per la prima volta dai ricercatori del Museo. 

Altre vetrine illustrano i principali vertebrati con esemplari tassidermizzati, fra cui la collezione dei Mammiferi e quella degli Uccelli, composta da Giovanni Cerutti fra le due guerre mondiali. Il percorso di visita comprende anche le vetrine dedicate ai Rettili, Anfibi e Pesci, che vengono presentati spesso in alcool con pannelli esplicativi.

Nella sala di botanica, che si apre con la storia evolutiva delle piante, viene trattata l'anatomia vergetale con esempi reali. Una sezione apposita espone nel dettaglio i funghi. Alla dendrocronologia è dedicata una vetrina: lo studio degli anelli di accrescimento degli alberi permette non solo di rilevare l'età dell'esemplare, ma anche le condizioni in cui è cresciuto e il clima del passato. Il Museo custodisce sia l'erbario di Giacinto Abbà, che studiò la flora piemontese dal 1965 al 1998, con più di 11.000 fogli di exsiccata, sia una xiloteca con le diverse specie di alberi, rappresentate da sezioni di legno, frutti e corteccia. Postazioni multimediali interattive presentano le 71 specie floristiche locali a protezione assoluta.

ATTIVITÀ DEL MUSEO

Il Museo organizza periodicamente delle mostre temporanee, fra cui ricordiamo per esempio l'importante mostra dei minerali cuneesi del 2017. Si consiglia di seguire le pagine sui social per restare aggiornati sulle varie iniziative.

Al Museo fa capo anche la Sezione Piemontese della Società Italiana di Malacologica (S.I.M.).

Le attività di ricerca scientifica dei conservatori, collaboratori e volontari sfociano in pubblicazioni monografiche: in bibliografia è riportata una rappresentanza delle pubblicazioni edite grazie all'attività dell'Associazione Amici del Museo Eusebio.

Il Museo è inoltre uno dei tre musei fondatori della ANP, Associazione Naturalistica Piemontese.

Con le scuole si organizzano escursioni sul territorio in vari siti (per es. la spiaggia dei cristalli: vedi scheda QUI) e altre attività didattiche.

Associazione Amici del Museo F. Eusebio

Ha sede in via Paruzza 1, 12051 Alba (CN). Nasce nel 1990 con la finalità di promuovere, organizzare e realizzare iniziative per valorizzare la conoscenza e l'utilizzo didattico del Museo Eusebio. L'Associazione edita in particolare le pubblicazioni scientifiche e divulgative nate nell'ambito museale. Organizza incontri, escursioni e serate a tema naturalistico.

INDIRIZZO, CONTATTI e ORARIO

 

Museo Civico Archeologico e di Scienze Naturali "Federico Eusebio"
Via Vittorio Emanuele II, 19
12051 Alba (Cn)


Tel: +39 0173 292473

Tel.: +39 0173 292475
 

museo@remove-this.comune.alba.cn.it

www.comune.alba.cn.it

Facebook: @MuseoFedericoEusebio
Facebook: @amicieusebio
Twitter: @FEusebio1

 

Orari

Gli orari vengono aggiornati sui canali social e sul sito internet a cui si rimanda per gli aggiornamenti. Di base, l'orario è:

Lunedì: chiuso.

Martedì: 15-18

Mercoledì: 15-18

Giovedì: 15-18

Venerdì: 15-18

Sabato: 10.00 - 13.00 e 15.00 - 19.00

domenica e festivi: 10.00 - 13.00 e 15.00 - 19.00

Ingresso a pagamento - Verificare eventuali gratuità.

 

QUI  la pianta del piano terra

QUI  la pianta piano primo

BIBLIOGRAFIA

 

Sitografia

 

La pagina dedicata al Museo Eusebio sul sito del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino QUI

 

Nel particolare:

collezione mineralogica

collezione paleontologica

 

Pagina Facebook de "Gli Amici del Museo Federico Eusebio"

Siti internet de "Gli Amici del Museo Eusebio": QUI

 

Accessibilità e ingresso: il sito di Abbonamentomusei

 

La pagina Wikipedia dedicata al Museo Eusebio

 

Il depliant del Museo Eusebio: link diretto al pdf QUI

 

Associazione Ambiente & Cultura: pagina dedicata al Museo Eusebio

 

Comune di Alba: pagina dedicata al Museo Eusebio

 

 

Alcuni video dedicati alla sezione di Scienze Naturali del Museo Eusebio:

 

Video sui Fossili del Messiniano

 

Video sulle collezioni di Fossili del Museo

 

Video sui donatori delle collezioni del Museo

 

 

Pubblicazioni

 

Giacinto Abbà, 1990 - confezione in brossura. La flora delle Langhe. Alba, Amici del Museo «Federico Eusebio». pagg. VIII+185

 

Giorgio Aimassi, 2002 - Come osservare gli uccelli. Alba, Amici del Museo «Federico Eusebio». pagg. 128 

 

Giorgio Aimassi & Roberto Ghiglia, 1999 - Gli uccelli della Valle Tanaro - Alba, Amici del Museo «Federico Eusebio»

 

Albanese L., Gallo L.M. & Repetto G., Marmi. La collezione del canonico Pozzetti per la cappella del Seminario di Alba, Museo Eusebio di Alba e Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, 72 pp. + XXIV tt., 2004.

 

Arduino G., Locatelli B., Orlando F., Repetto G., 1995. Catalogo illustrato delle conchiglie marine del Mediterraneo. Amici del Museo «F. Eusebio», Alba, 213 pp.

 

Baroncelli M.A. & Gallo L.M., Le rocce: conoscerle, raccoglierle, collezionarle, Alba, Amici del Museo «Federico Eusebio», 152 pp., 1999.

 

Baroncelli M.A., Gallo L.M. & Repetto G., 2001. Prima segnalazione di Retusa minutissima (Monterosato, 1878 ms. H. Martin m.s.) nel Pliocene italiano. Boll. Malacologico, Roma, 37 (9-12): 229-230.

 

Bianco I. & Repetto G., 2018, Denominazione dei molluschi ai tempi degli antichi Romani. Memorie dell'Associazione Naturalistica Piemontese, Vol. XIII, 70 pp.

 

Cappetta H. & Cavallo O., Les sélaciens du Pliocène de la région d'Alba (Piémont, Italie Nord-ouest), Riv. Piem. St. Nat., 27: 33-76, 2006.

 

Roberto Cavallo, 2002 Come conoscere la montagna. Alba, Amici del Museo «Federico Eusebio». pagg. 111 

 

Oreste Cavallo, 2002 - terza edizione - nuova serie. Come collezionare gli Insetti. Alba, Amici del Museo «Federico Eusebio». pagg. 48

 

Oreste Cavallo, 2002 - terza edizione - nuova serie - Come preparare un erbario. Alba, Amici del Museo «Federico Eusebio». pagg. 64

 

Oreste Cavallo, Roberto Cavallo, Giovanni Dellapiana, 1993 - Guida alle Orchidee spontanee delle Langhe. Alba, Amici del Museo «Federico Eusebio». pagg. 263 

 

Cavallo O. & Marengo A., Civico Museo Archeologico e di Scienze Naturali «Federico Eusebio» di Alba. Guida alla visita. 2. Sezioni di Scienze Naturali, Città di Alba, Regione Piemonte, Settore Beni e Sistemi Culturali, 51 pp, 2006.

 

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Oreste Cavallo & Giovanni Repetto, 1992 - Conchiglie fossili del Roero: atlante iconografico, Ass. Nat. Piem. (Memorie. Vol. II) e Amici del Museo «F. Eusebio», Alba, 253 pp, 1992

 

Colombero S., Angelone C., Bonelli E., Carnevale G., Cavallo O., Delfino M., Giuntelli P., Mazza P., Pavia G., Pavia M., Repetto G., 2014.The upper Messinian assemblages of fossil vertebrate remains of of Verduno (NW Italy): Another brick for a latest Miocene bridge across the Mediterranean. Neues Jahrbuch für Geologie und Paläontologie, Stuttgart, 287-324.

 

Colombero S., Bonelli E., Pavia M., Repetto G. & Carnevale G., 2016. Paracamelus (Mammalia Camelidae) remains from the late Messinian of Italy: insights into the last camels of western Europe. Historical Biology, 1-10, DOI: 10.1080/08912963.2016.1206539

 

Gallo L.M. & Repetto G., 1999. Una sedimentoteca per il Piemonte. Riv. Piem. St. Nat., 19 [1998]: 313-318.

 

Ghiglia Roberto, 2004. Come riconoscere gli animali dalle tracce. Quaderni del giovane naturalista n. 8. Amici del Museo «F. Eusebio», Alba, 128 pp.  

 

Ghiglia Roberto, 2018. Mammiferi di Langhe e Roero. Quaderni del giovane naturalista n. 9. Amici del Museo «F. Eusebio», Alba, 128 pp.  

 

Ghiglia Roberto, 2020. Anfibi e rettili di Langhe e Roero. Quaderni del giovane naturalista n. 10. Amici del Museo «F. Eusebio», Alba, 126 pp.  

 

Guioli S., Repetto G. & Gabba F., 2009. Fossili marini del Pliocene di Volpedo (Piemonte, Italia). Collezioni del civico Museo di Scienze naturali di Voghera e del civico Museo archeologico di Casteggio e dell’Oltrepo Pavese. Riv. Piem. St. Nat., 30: 3-24.

 

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Gaspare Maletto & Gian Carlo Piccoli, Minerali in Val d'Ala, Alba, Amici del Museo «Federico Eusebio», 224 pp. + carta dei siti mineralogici della Val d'Ala (fuori testo), 2014.

 

Alessandro Marengo, 1996 Novembre 1994 L'alluvione. Le radici di una catastrofe. Alba, Amici del Museo «Federico Eusebio». pagg. 191

 

Orlando F. & Repetto G., 2016. Io la vedo così. Comparazione di conchiglie simili. Amici del Museo «F. Eusebio», Alba, 128 pp.

 

Gian Carlo Piccoli, Minerali delle Alpi Marittime e Cozie, Provincia di Cuneo, Alba, Amici del Museo «Federico Eusebio», 366 pp., 2002.

 

Piccoli G.P., Maletto G., Bosio P. & Lombardo B., Minerali del Piemonte e della Valle d'Aosta, Alba, Amici del Museo «Federico Eusebio», 608 pp., 2007.

 

Repetto G., 1983. Come collezionare le conchiglie marine, dulcicole e terrestri. Quaderni del giovane naturalista n. 5. Civ. Mus. Archeol. e Sc. Nat. «F. Eusebio», Alba, 32 pp.

 

Repetto G., 1984. Malacofauna dulcicola albese. 1 - Gli stagni Topino. Alba Pompeia, n.s., Alba, 5 (1): 21-31.

 

Repetto G., 1985. Malacofauna dulcicola albese. 2 - Le sorgenti del Belbo. Alba Pompeia, n.s., Alba, 6 (2): 15-22.

 

Repetto G., 1985. Malacofauna presente nella tanatocenosi di una posatura detritica vegetale del fiume Belbo. Riv. Piem. St. Nat., Carmagnola, 7: 213-216.

 

Repetto G., 1986. Malacofauna presente nella tanatocenosi di una posatura detritica vegetale del fiume Belbo. Aggiunte e correzioni. Riv. Piem. St. Nat., Carmagnola, 6: 253-259, 4 tt.

 

Repetto G., 1988. Prima segnalazione di Caecum trachea (Montagu, 1803) e Kellia suborbicularis (Montagu, 1803) per il Pliocene albese. Boll. Malacologico, Milano, 23 [1987] (11-12): 421-424.

 

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Repetto G., 1995. Malacofauna dulcicola albese. 3 - La tenuta reale di Pollenzo. Con note aggiuntive. Alba Pompeia, n.s., Alba, 16 (1): 33-44.

 

Repetto G., 1997. La malacofauna pliocenica di Pocapaglia. Alba Pompeia», n.s., Alba, 18 (1): 57-65.

 

Repetto G., 2006. Civico Museo «Federico Eusebio». Trent’anni di pubblicazioni. 1976 – 2006. Amici del Museo «F. Eusebio», Alba, 43 pp.

 

Repetto G., 2007. 1976-2006: Trent’anni di pubblicazioni del Civico Museo «Federico Eusebio». Una mostra. Nota in Alba Pompeia, n.s., Alba, 26 (1) [2005]: 107-108.

 

Repetto G., 2009. Le conchiglie fossili del giacimento paleontologico della Cueva del Llano (Villaverde di Fuerteventura, Isole Canarie, Spagna). Parva Naturalia, Memorie del Coordinamento dei Musei scientifici della provincia di Piacenza, 8 [2007-2009]: 233-239.

 

Repetto G., 2011. All’«Eusebio» fossili in mostra a suon di musica. Alba Pompeia, n.s., Alba, 30 [2009] (2): 81-85.

 

Repetto G., 2012. Molluschi terrestri dell’Isola Palmaria (Italia NO). Riv. Piem. St. Nat., 33: 161-182.

 

Repetto G., 2013. Ritrovamenti di piastre di Scalpellum magnum Darwin, 1851 (Crustacea: Cirripedia: Thoracica) nel Pliocene del Piemonte (Italia NO). Riv. Piem. St. Nat., 34: 81-88.

 

Repetto G., Balistreri P., Bevilacqua A. & Violanti D., 2020. Persististrombus latus (Gmelin, 1791) (Gastropoda: Strombidae) nel "Tirreniano" dell’isola di Favignana (Arcipelago delle Egadi, Sicilia ovest). Riv. Piem. St. Nat., 41: 3-22.

 

Repetto G. & Bianco I., 2012. Callostracon n. gen. (Gastropoda: Acteonidae): ratifica di “Callostracon” Nordsieck, 1972 nome non disponibile. Boll. Malacologico, Napoli, 48 (1): 38-41.

 

Repetto G., Bianco I., Franchino G., Lacroce L., Orlando F., Gallo L.M. & Bittarello E., 2017. Popolamento a molluschi marini in ghiaie feldspatiche di cava all’interno di un relitto. Riv. Piem. St. Nat., 38: 131-146.

 

Repetto G. & Bicchi E., 2013. Fossil starfishes (Echinodermata Asteriidae) and paleontological analysis of the Pliocene of Cherasco, Piedmont region (NW Italy). Biodiversity Journal, 4 (2): 365-378.

 

Repetto G. & Lacroce L., 2004. Il contenuto malacologico delle “Argille di Lugagnano” di Montà d’Alba (Cuneo). Boll. Malacologico, Roma, 39 (9-12): 191-202.

 

Giovanni Repetto, Franco Orlando, Guido Arduino, 2005. Conchiglie del Mediterraneo. 1770 specie illustrate con distribuzione e frequenza. Alba, Amici del Museo «Federico Eusebio». pagg. 392 + CD rom

 

 

 

 

Scheda compilata da Luisa Albanese, Giovanni Repetto, Dario Olivero