Il Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola è uno dei più importanti musei naturalistici in Piemonte.
Fu fondato nel 1973 grazie alla collaborazione fra alcuni appassionati di Scienze Naturali e il Comune di Carmagnola. In un primo momento la sede fu a palazzo Lomellini, in piazza Sant'Agostino, per poi spostarsi nel 1990 nella sede definitiva di Cascina Vigna, nell'omonimo parco cittadino, in via San Francesco di Sales n. 188.
Il primo nucleo era formato dalle collezioni:
- ornitologica di Giovanni Boano
- mineralogica di Gianfranco Curletti
- ittiliologica di Giovanni B. Delmastro
- alcuni reperti ornitologici storici di Giacinto Carena (1778-1859)
- con consistenti apporti di Dario Cornero
Nel settembre 1973 e febbraio 1974 ci furono due alluvioni che investirono l'area carmagnolese: quanto fu salvato dai reperti del Museo Civico preesistente e dai Gabinetti scientifici di due scuole (in particolare il Liceo Classico "G. Baldessano" di Carmagnola), venne riorganizzato nel nuovo museo, con l'aggiunta di esemplari raccolti sul campo in seguito alle alluvioni (soprattutto insetti).
L'inaugurazione avvenne nel 1976 e altre collezioni si aggiunsero nel tempo:
- Molluschi fossili pliocenici di Sergio Perrone
- Mammiferi e Uccelli di Vittorio Peracino e Paolo Durio
- Coleotteri di Pier Franco Cavazzuti e Domenico Gianasso
- Lepidotteri tropicali di Mario Strani (che preparò anche i modelli di funghi dei musei di Pinerolo e Boves)
Dopo il trasferimento nel 1990 a Cascina Vigna, pervennero al museo ulteriori collezioni:
- erpetologiche e teriologiche di Roberto Sindaco
- entomologiche di Sergio Rastelli, Roberto Pescarolo, Camillo Forte, Orlando Cantamessa
- paleontologica di Carlo Bosso, con reperti di La Loggia (TO), giunti grazie all'interessamento di Giulio Pavia
- minerali di M. P. Vaschetti
- ornitologica di Franco Carena (rapaci notturni)
ed altre aggiunte nel tempo.
Attualmente l'organizzazione delle esposizioni prevede 7 sale:
al piano terra, la prima sala presenta con cartelloni e vetrine le attività del Museo, le ricerche svolte, la didattica, le esplorazioni, il Parco fluviale del Po.
La seconda espone in un suggestivo allestimento la ricchissima collezione di minerali di tutto il mondo dell'Ing. M. P. Vaschetti di Chieri, donata dagli eredi.
La terza sala tratta i Vertebrati con reperti sia tassidermizzati che osteologici, fra cui spiccano il cranio di Rinoceronte nero e quello umano, mentre gli animali della vetrina centrale sono organizzati per temi ambientali
La quarta sala presenta diversi ambienti illustrati con diorami
e infine, nella quinta sala, le vetrine con gli invertebrati che abitano questi ambienti.
Le ultime due sono al piano superiore, e comprendono collezioni di studio in ordine sistematico, a disposizione sia dei ricercatori sia del pubblico che voglia osservare le specie non esposte al piano inferiore.
La biblioteca del museo comprende oltre 700 testi, sia divulgativi che strettamente scientifici. Vengono ospitate anche le biblioteche dell'ANP, Associazione Naturalistica Piemontese, e quella di Roberto Pescarolo, più una ricca sezione dedicata alle Riviste scientifiche.
Nel museo vengono conservati anche olotipi come quello di Salamandra lanzai, la salamandra completamente nera, endemismo di alcune valli dell'arco alpino occidentale, oppure quelli delle specie scoperte e studiate dal museo, come i tricotteri della valle Po (vedi QUI la scheda dedicata).
Il museo ha organizzato numerose campagne di ricerca, anche in collaborazione con l'Università. Si ricordano gli inanellamenti di Uccelli lungo il fiume Po, le ricerche sui Coleotteri Buprestidi, sui Pesci, sulla dinamica di popolazione dei Vertebrati, sui Gamberi (anche alieni) dei nostri fiumi, quelle in campo erpetologico e ornitologico, come i Rondoni pallidi di Carmagnola e Torino.
Sono numerose le spedizioni all'estero, la prima fu quella del 1999 in Gabon per gli Insetti. Seguirono quelle in Tanzania (2000), Perù, (2002-2008), Senegal (2005), Armenia (2014), Gabon (2013) per gli Uccelli, in Madagascar (2001), Brasile (2013-2014) ancora per gli Insetti, e diverse altre.
Inoltre, il museo cura il ripristino ambientale del Bosco del Gerbasso (vedi la scheda dedicata QUI), organizza attività didattiche al Bosco del Merlino (vedi QUI la scheda sui coleotteri lucanidi di questo bosco) e nella vicina Riserva Naturale della Lanca di S. Michele (S.I.C. IT1110024). Quest'ultimo ambiente si è formato recentemente, in seguito a una piena, nel maggio 1977: il Po ha tagliato un suo meandro formando una lanca, che nel corso di appena 10 anni ha creato un ambiente umido ricchissimo di vita.
Dal 2001 il Museo è anche il Centro Visita del Parco fluviale del Po.
Infine, il museo è sede di diverse associazioni scientifiche:
- ANP: Associazione Naturalistica Piemontese. Pubblica annualmente la Rivista Piemontese di Storia Naturale (sito internet QUI)
- GPSO: Groppo Piemontese Studi Ornitologici "F. A. Bonelli" ONLUS. Ha pubblicato gli Atlanti della distribuzione degli Uccelli in Piemonte e Valle d'Aosta
- STeP: Stazione Teriologica Piemontese: si occupa degli studi sui Mammiferi in Piemonte. Fra le attività, segue la colonia di Chirotteri all'Abbazia di Staffarda (Vedi QUI la scheda dedicata) e di Casalborgone
- GRE: Gruppo Ricerche Erpetologiche. Si tratta della sezione piemontese della SHI (Società Erpetologica Italiana) che studia gli Anfibi e i Rettili in Piemonte.
INDIRIZZO
Cascina Vigna: via San Francesco di Sales 188
10022 Carmagnola (TO)
Telefono: +39 011 0240083
email: museo.carmagnola@gmail.com
Orario
Lunedì chiuso
Martedì 9.00 – 12.30
Mercoledì 9.00 – 12.30
Giovedì 9.00 – 12.30, 15.00 – 18.00
Venerdì chiuso
Sabato 15.00 – 18.00
Domenica 15.00 – 18.00
Chiuso in agosto
Per aggiornamenti di orario e costi si consiglia di consultare il sito internet del Museo QUI
BIBLIOGRAFIA
Sito internet del Museo: QUI
La pagina del Comune di Carmagnola dedicata al Museo: QUI
Pagina dedicata al Museo sul sito della ANMS: Associazione Nazionale Musei Scientifici
Pagina internet della ANP: Associazione Naturalistica Piemontese
Centro Regionale Chirotteri: QUI
Per il GRE, Gruppo di Ricerca Erpetologica, si riporta il sito della SHI: Società Erpetologica Italiana
Sito intenet del GPSO: Gruppo Piemontese Studi Ornitologici
Guida del museo (2000): scaricabile in pdf direttamente da QUI
Pieghevole del Museo, scaricabile in pdf da QUI
Stazione Teriologica Piemontese sul sito del Parco del Monviso
La pagina Wikipedia dedicata al museo: QUI
Autori: Dario Olivero, Giovanni Battista Delmastro
Tag: Museo Carmagnola, Storia Naturale, bosco del Gerbasso, collezioni