Oasi Naturalistica "La Madonnina"

L'Oasi Naturalistica "La Madonnina" di Sant'Albano Stura è una delle zone umide più importanti del Piemonte, sito di sosta e nidificazione per più di 200 specie di Uccelli, completamente attrezzata per il birdwatching con capanni osservativi, e strutture per favorire la presenza di Farfalle  e Anfibi.

L'Oasi è compresa nel Parco fluviale Gesso e Stura e nella ZPS (Zona di Protezione Speciale della Rete Natura 2000) IT1160059 - Zone umide di Fossano e Sant'Albano Stura.

Nel luogo lungo il fiume Stura dove sorgeva un pioppeto, fu attiva per circa 10 anni una cava di inerti della ditta F.lli Napoli, poi incorporata in Unical. Al termine della coltivazione, un gruppo di volontari di Sant'Albano Stura propose di indirizzare il ripristino ambientale, già previsto, in modo da realizzare delle zone umide, con laghi, sentieri e zone di sosta per i visitatori, totalmente recintata.

 

La ditta iniziò i lavori di ripristino nel 1996 e donò il primo lotto di 100.000 mq nel 2003, e il secondo di 120.000 mq nel 2009. I lavori sono stati completati con la costruzione dei capanni osservativi e dell'altana. Oggi, dopo un ulteriore ampliamento, l'Oasi si estende su circa 250.000 mq, e può contare su due laghi, una marcita per gli Anfibi, un giardino per le Farfalle, diversi punti osservativi per Passeriformi, nidi artificiali, piattaforme galleggianti e altre strutture che facilitano la nidificazione degli Uccelli; ad oggi sono state censite 219 specie.

L'Oasi è gestita dall'Associazione di volontarioato Oasi Naturalistica "La Madonnina" O.D.V., a cui è possibile iscriversi per accedere all'Oasi anche fuori orario e sostenere il lavoro dei volontari.

LA POSIZIONE

Il luogo dove sorge l'Oasi è in posizione strategica lungo uno dei più importanti corridoi ecologici del Piemonte: il fiume Stura attraversa per un lungo tratto la pianura cuneese e "conduce" gli Uccelli lungo la direttrice nord-sud, che poi si biforca nel ramo diretto a ovest (la valle Stura) e in quello di sud - ovest (la valle Gesso), con l'ulteriore sosta nell'area di Tetti Lupo. Lungo il percorso si spostano anche altri animali, come i Mammiferi o gli Insetti, e perfino le piante.

I LAGHI

I due grandi laghi sono stati pensati per diverse tipologie di uccelli: alcune sezioni sono più profonde, per favorire le anatre tuffatrici, e altre meno profonde, per quelle di superficie. Vi sono zone con acqua bassissima, per i limicoli, e diverse fasce alberate o con arbusti in mezzo ai laghi per garantire rifugio e riparo agli Uccelli più schivi. Gli alberi sulle rive vengono usati per la nidificazione dagli Ardeidi, mentre quelli nelle isolone servono come punto di sosta. Negli ultimi anni, più di un migliaio di Aironi guardabuoi usano questi alberi come roost notturno.

In alcuni punti sono state installate delle piattaforme galleggianti, usate per la nidificazione da parte dei Cavalieri d'Italia e delle Sterne comuni, con i pali vicini che servono da posatoio per queste ultime.

L'Oasi Naturalistica si occupa di preservare l'ambiente di zona umida nel suo complesso, e questo implica che anche altri animali usufruiranno dell'area: nei laghi sono presenti molti Pesci che possono essere una fonte primaria per Cormorani, Aironi e del più piccolo Martin Pescatore, qui visibile regolarmente.

I CAPANNI

I laghi sono stati pensati già all'origine per le future osservazioni naturalistiche, quindi i capanni sono stati posti in posizione tale da favorire il birdwatching. In diversi punti gli Uccelli appaiono abbastanza vicini e si può fotografare in tranquillità anche con la pioggia, protetti dai capanni. Non è infrequente osservare gruppi di Uccelli, a volte insoliti, mentre si riposano durante i passi migratori.

Anche i capanni sono diversificati nelle forme e nelle funzioni: il capanno "Di Maio", per esempio, ha la particolarità di essere quasi a pelo d'acqua.

L'ALTANA

Il capanno più particolare e spettacolare è l'altana a tre livelli. Da qui si possono osservare, vicinissime, le piattaforme galleggianti con i pulli di Sterna e Cavaliere d'Italia, e avere una panoramica su entrambi i laghi. Il piano terra dell'altana, come tutti gli altri capanni, garantisce l'accessibilità anche con carrozzelle.

IL GIARDINO DELLE FARFALLE

Creato nell'ottobre 2013, il Giardino delle Farfalle è composto da diverse aiuole di fiori seminati per attrarre i Lepidotteri, come Lavanda e altre piante aromatiche. Gli arbusti sono di Buddleja davidii, il cosiddetto "albero delle farfalle" per via dei fiori profumatissimi che attraggono questi Insetti: si tratta di una pianta alloctona ormai diffusa sul nostro territorio, che qui viene coltivata in condizioni di rigido controllo.

Nel Giardino è possibile vedere anche altri piccoli abitanti dell'Oasi, come Ricci, Ramarri e il Ragno vespa (Argiope bruennichi).

Nelle vicinanze del Giardino c'è un'area attrezzata con tavoli e panche, all'ombra del boschetto.

IL NIRVANA DELLA RANA

Il lungo corridoio che conduce a questo grande capanno affianca su un lato il lago settentrionale, con una serie di alberi che fungono da posatoi per Ardeidi e Cormorani. Sull'altro lato è stata realizzata una marcita, cioè un prato umido dove l'acqua non ghiaccia neppure in inverno e l'erba rimane sempre verde. Qui si riproducono Tritoni, Rane, Rospi e Raganelle, che non è infrequente incontrare lungo la stradina.

I SENTIERI

Una parte importante dell'Oasi sono i sentieri di collegamento fra i vari capanni: questi camminamenti non sono solo aree di passaggio, ma costituiscono una parte integrante del percorso di visita. Sono stati piantati diversi alberi locali, scelti anche per i frutti che producono e che sono appetiti dagli Uccelli, come anche gli arbusti autoctoni, per esempio il Biancospino e il Sambuco. Le fasce di Rovo e di Edera producono anch'esse bacche molto ricercate. Qui si possono osservare a volte Lepri e anche l'alloctona Silvilago (Minilepre), Farfalle, e un gran numero di Libellule, alcune anche insolite per la zona come le grandi Cordulegaster o i Gonfidi e i piccoli Cenagrionidi.

I DINTORNI

L'Oasi è inserita nel più vasto ambiente fluviale, dove lo Stura crea isolone e canali intrecciati. I fotografi che giungono all'Oasi (anche dalla Francia, o dalla Lombardia, per esempio), sono soliti frequentare anche le rive del fiume per cercare completare la visita con il contesto ambientale più prettamente fluviale. A monte dell'Oasi vi sono prati appositamente incolti per ospitare Uccelli che nidificano a terra e Insetti: per questo si raccomanda di osservarli dall'esterno senza entrarvi.

Il Parco fluviale Gesso e Stura ha costruito nelle vicinanze dell'Oasi la Casa del Bosco, una struttura in legno per attività didattiche e di educazione ambientale. Qui c'è il punto acqua con fontanella e il parcheggio. In certi periodi, infatti, non si può raggiungere direttamente l'ingresso principale dell'Oasi in auto perché il fiume erode la strada d'accesso. Si passa quindi dalla Casa del Bosco e si percorre il sentiero che attraversa il bosco fiancheggiando il suggestivo canale ombreggiato.

CARTELLONISTICA

L'Oasi ha realizzato una serie di pannelli informativi di grandi dimensioni posti lungo i sentieri: il primo tratta dell'Oasi, la sua finalità e la sua storia, mentre gli altri fungono da guida da campo presentando i diversi animali che qui si possono vedere, come gli Uccelli mese per mese.

Nei capanni vi sono pannelli con gli Uccelli più frequenti, e una serie di pannelli tattili per ipovedenti che presentano sia i singoli Uccelli, sia la topografia dell'Oasi, con laghi e sentieri, per inquadrare il luogo in cui ci si trova. Completano l'allestimento dei bassorilievi tattili che raffigurano gli Uccelli acquatici.

LE ATTIVITÀ DELL'OASI

L'Oasi svolge regolarmente attività di educazione ambientale, sia con le scuole sia con la cittadinanza: sui canali socials e sul sito vengono aggiornate le date.

Una delle più frequentate era Garzette e Stelle cadenti, in agosto: si vedeva l'arrivo di migliaia di Ardeidi per la sosta notturna, e poi si osservavano le stelle cadenti delle Perseidi.

In occasione di importanti lavori nell'Oasi o di pubblicazioni, vengono organizzati dei convegni: anche in questo caso si consiglia di seguire il sito dell'Oasi e i canali socials.

Ha promosso e condotto studi e ricerche nell'area dell'Oasi riguardo a vari gruppi animali, come gli Uccelli, di cui cura la check-list e segnala tempestivamente gli avvistamenti più rari e segue la stagione riproduttiva. Produce ogni anno il censimento degli Uccelli svernanti.

Organizza anche concorsi di fotografia nell'Oasi.

A volte il CRAS di Bernezzo organizza qui delle liberazioni pubbliche degli animali che ha curato.

Anche il Parco fluviale Gesso e Stura organizza spesso attività nell'Oasi.

CONSIGLI PER LA VISITA

 

Per visitare l'Oasi si consiglia di vestire mimetici, o comunque in modo non appariscente con colori sgargianti. Di solito non sono necessari gli scarponcini perché il percorso è su fondo di terra battuta e ghiaietto.

 

Si raccomanda di mantenere il silenzio il più possibile e di parlare sempre a bassa voce, per rispettare il luogo e gli animali che vi vivono, e non ultimo gli altri visitatori.

 

I cani non sono ammessi, neppure al guinzaglio.

 

Non sono permessi richiami di alcun genere attrattivi per la fauna.

 

Si consiglia un binocolo, fotocamera con teleobiettivo e guide da campo per il riconoscimento.

 

É consentito fermarsi nell'area pic nic vicino al Giardino delle Farfalle, ma si raccomanda di portar via i rifiuti.

ORARIO

Sabato, domenica e festivi ore 8.00 - 20.00 ENTRATA LIBERA

Restano in vigore le norme anti-covid con alcune accortezze aggiuntive:

Ingresso vietato a chi ha temperatura superiore a 37.5 °C, o con sintomi influenzali, o abbia avuto contatti con persone positive al virus negli ultimi 14 giorni.

Nei capanni

mantenere la mascherina su naso e bocca (come nei luoghi chiusi), tenere la distanza di almeno 1 metro dalle altre persone, entrare solo nel numero consentito (vedere i cartelli all'ingresso di ogni capanno).

BIBLIOGRAFIA

 

Sito internet dell'Oasi: www.oasimadonnina.eu

Pagina Facebook dell'Oasi Naturalistica La Madonnina

 

Cartellonistica dal sito dell'Oasi  

 

ATL (Azienda Turistica Locale del Cuneese): pagina dedicata all'Oasi

 

Video sui rettili dell'Oasi

Video sulla garzaia dell'Oasi

 

Studio degli habitat dell'Oasi: pdf scaricabile QUI

 

Studio sulle libellule dell'Oasi (2006): pdf scaricabile QUI

 

Studio sui Culicidi dell'Oasi: pdf scaricabile QUI

 

Rete Natura 2000, Zona di Protezione Speciale IT1160059 - Zone umide di Fossano e Sant'Albano Stura 

Mappa del SIC: in  DJVU ; in PNG

Piano di gestione: 

Testo 

Allegati 

Cartografia 

DGR 32-6662 del 23/3/2018

La ZPS sul sito di bevispo.eu:pdf scaricabile QUI

 

COME ARRIVARE:

Raggiunto il punto indicato nella mappa qui sotto, ci si trova a un bivio:

1) se si svolta a destra si arriva in auto fino all'ingresso dell'Oasi: la sterrata svolta poi lungo al fiume e dopo alcune centinaia di metri si trova l'ingresso a sinistra, indicato da un cartello. Si può lasciare l'auto nei pressi dell'ingresso.

2) se si prosegue dritto si arriva invece alla Casa del Bosco, con parcheggio e fontanella. Da qui si può procedere a piedi nel bosco per raggiungere l'ingresso dell'Oasi.

QUI il punto da raggiungere 

 

 

 

Scheda compilata da: Dario Olivero, Riccardo Manassero

Tag: Oasi Naturalistica La Madonnina, Sant'Albano Stura, birdwatching