Parco del Monviso

L’Ente di Gestione delle Aree Protette del Monviso è nato nel 2016 raccogliendo l’eredità e ampliando il territorio del Parco del Po Cuneese: gestisce alcune Aree protette regionali e varie Zone Speciali di Conservazione inserite nel sistema europeo della Rete Natura 2000, su un areale che complessivamente supera i 10.000 ettari e si sviluppa su quattordici Comuni. I territori protetti si estendono dalla pianura cuneese fino alla cima del Monviso e abbracciano una grande varietà di ambienti, dai boschi di pianura ai ghiacciai alpini, in cui vivono moltissime specie animali e vegetali, alcune delle quali sono specifiche di questa zona e non si trovano in altre parti del mondo.

Per quanto riguarda la parte montana, il Parco del Monviso comprende due entità di notevole rilievo ambientale e paesaggistico: il massiccio del Re di pietra e il Bosco dell’Alevé. Il primo con le punte Visolotto, Udine, Venezia, Roma, Viso Mozzo, costituisce una delle mete predilette di tanti alpinisti non solo saluzzesi o piemontesi; il secondo rappresenta la più estesa formazione di pino cembro della cerchia alpina.

A monte dell'abitato di Crissolo, oltre alle sorgenti del Po, situate a “Pian del Re”, l’Ente Parco gestisce la Riserva naturale della Grotta di Rio Martino, che costituisce un’attrattiva anche dal punto di vista speleologico.

Uno degli endemismi delle Alpi Occidentali presente nel Parco del Monviso è la Salamandra di Lanza, descritta in questa scheda.

Aspetti di assoluto interesse sotto il profilo geologico e mineralogico sono le pietre verdi del Monviso e il giacimento di piropi di Martiniana Po – Brossasco.

Il Parco del Monviso gestisce anche il Museo Naturalistico del fiume Po, sito nel centro storico di Revello, cui è dedicata questa scheda.

Nei primi 60 km del corso del fiume Po, che perde le caratteristiche torrentizie del suo primo tratto e diventa un fiume di pianura, si trovano altre sette riserve naturali gestite dall’Ente Parco, distribuite da Paesana a Casalgrasso: l’ultima nata, nel 2019, è la Riserva del Bosco del Merlino a Caramagna Piemonte.

L'Ente Parco gestisce anche i terreni della tenuta di Staffarda, che fanno da corona all’omonima abbazia cistercense, recentemente iscritti nell’elenco dei Siti di interesse comunitario (SIC), e la Zona Speciale di Conservazione (ZSC) del Parco del Castello e dei Boschi lungo il Maira di Racconigi.

 

 

Scheda a cura di: Mariangela Aloi, Servizio Promozione Ente di gestione delle aree protette del Monviso