LA RISERVA
La Riserva Naturale di Crava-Morozzo è un’area protetta di circa 290 ettari gestita dall’Ente di Gestione Aree Protette Alpi Marittime, oltre che una ZSC e ZPS (IT1160003) della Rete Natura 2000 della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”. È un importante ambiente umido del Sud Piemonte, incluso tra i comuni di Mondovì, Morozzo e Rocca de’ Baldi, più precisamente è collocata in una profonda incisione lungo il corso del torrente Pesio tra gli abitati di S. Biagio, Morozzo e Rocca de’ Baldi, là dove il Pesio riceve le acque di due suoi affluenti, il Brobbio e il Pogliola.
La riserva è composta principalmente da:
- due bacini artificiali, costruiti negli anni 20, e da diversi stagni di profondità differente realizzati nel tempo
- ambienti umidi ripariali con canneti di Typha latifolia
- capanni sulle sponde dei laghi e degli stagni, atti all’osservazione
- un capanno sommerso
- un capanno rialzato che consente l'osservazione su due diversi stagni
- una foresteria, un centro visita ed area pic nic
- 2 centrali idroelettriche costruite negli anni 20 del ‘900
- boschi misti di latifoglie
- un alneto impaludato, cioè un insieme di ontani neri (Alnus glutinosa), che hanno costantemente le radici immerse nell’acqua
- terreni coltivati.
La varietà dei suoi ambienti naturali costituisce dunque un’autentica ricchezza ambientale e naturalistica e per questo motivo l’oasi è sia un rifugio per uccelli stanziali e nidificanti, sia un’area di sosta per i migratori. Ospita inoltre anche una rarità botanica, l’olmo ciliato (Ulmus laevis) che altrove è stato quasi completamente sostituito dalle coltivazioni intensive.
Nei boschi misti di carpini, querce ed ontani, intervallati da siepi, arbusti e meandri di torrente ormai abbandonati, si può aver la fortuna di incontrare caprioli e cinghiali e di osservare rane, rospi, raganelle, tritoni e natrici dal collare, (cioè la biscia d’acqua, non velenosa, che adopera come unico stratagemma per difendersi il secernere un fluido puzzolente o il fingersi morta).
Nei capanni della riserva è facile osservare il germano reale, la folaga, l’airone cinerino e a volte l’airone rosso, ed anche vedere il tuffetto, il più piccolo degli svassi europei che, come le altre specie di svassi, ha le zampe poste in posizione arretrata per facilitare il nuoto subacqueo, corpo tondeggiante e becco conico; qui lo citiamo con particolare piacere perché è proprio lui il simbolo dell’area protetta.
Dal momento che nella riserva sono state censite circa 200 specie di uccelli, di cui circa 60 nidificanti, tra le specie più facili da scorgere in autunno ed all’inizio della primavera possiamo elencare l’alzavola, la nitticora, il moriglione ed il cavaliere d’Italia. O ancora, vicino agli stagni, l’usignolo di fiume, il martin pescatore, il piro-piro piccolo. Ad un osservatore attento non possono sfuggire alcuni sassi presenti nel torrente e macchiati di guano bianco che indicano la presenza del merlo acquaiolo.
Per gli appassionati di birdwatchig è importante ricordare anche specie poco comuni come il totano moro ed il falco pescatore.
Pur essendo nata come Oasi per la protezione dell’avifauna, la riserva offre numerose occasioni di osservare anche altri gruppi animali, come gli anfibi o gli insetti. È importante, quando si visita un ambiente come questo, far attenzione ai piccoli particolari che si scorgono lungo i sentieri, come impronte, farfalle, libellule, piante, fiori…
Nei laghi può capitare di scorgere anche le Nutrie, una presenza aliena di origine americana, nata dalla liberazione, o dalla fuga, di esemplari allevati un tempo per le pellicce: sono purtroppo frequenti in moltissimi specchi d’acqua italiani. Alcuni esemplari conservano il colore bianco dei loro antenati albini o isabellini.
I SENTIERI
Si possono percorrere i 3 Km della pista ciclabile, oppure il sentiero naturalistico dell’oasi a piedi, con bimbi nei passeggini, in bicicletta. Percorrendo il sentiero naturalistico si incontrano i numerosi capanni per l’osservazione degli uccelli sui laghi, inoltre il ponte sul lago di Morozzo è dotato di schermi con feritoie, e infine vi è un capanno sommerso, cioè una sorta di acquario all’aperto, che chiude con una parete di vetro un laghetto artificiale, e permette di osservare carpe, tinche ed alcune anatre che nuotano insieme.
Il percorso equestre comprende quello naturalistico e una pista fra boschi e zone agricole, lungo 5 Km. Al termine è disponibile un maneggio: per informazioni ci si deve rivolgere al Centro Ippico Monregalese – ippica.moregalese@alice.it. Esiste un percorso per disabili, il cui ingresso è posto in via Mondovì a Morozzo.
L’accesso ai mezzi a motore è vietato a tutti tranne a coloro che pernottano nella foresteria dell’oasi, alle persone disabili e alle guardie forestali o alle persone autorizzate dall’Ente di gestione.
Un casale ristrutturato ospita il centro visite, dotato di aule per la didattica e l’osservazione naturalistica e giochi volti a suscitare nei visitatori, sia grandi che piccoli, interesse e amore per la Natura.
Esiste inoltre una foresteria con 12 posti letto e può ospitare singoli, famiglie e gruppi. Qui vengono organizzati laboratori ed attività ed anche eventi culturali e/o di approfondimento naturalistico. Chi raggiunge la foresteria in biciletta può trovarvi un punto di ricarica per le bici elettriche ed una piccola stazione con attrezzatura per le riparazioni.
NORME DI COMPORTAMENTO
Non è consentito l’ingresso ai cani, neppure con museruola e guinzaglio, perché potrebbero disturbare la fauna. Non è consentita la pesca e la raccolta di piante. Si raccomanda inoltre di mantenere il silenzio e muoversi con discrezione, sia per non spaventare gli animali, sia per rispetto ai visitatori e fotografi che frequentano la riserva.
Ci piace ricordare il bellissimo detto che, sulla guida all’oasi, suggerisce il comportamento corretto per visitarla: “Non prendete nulla, tranne foto – Non lasciate nulla, tranne impronte – Non portate via nulla, tranne ricordi”.
LA STORIA
La zona che coincide oggi con la Riserva era fin dal 1979 la prima Oasi realizzata e gestita dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), diventata successivamente una Riserva Naturale della Regione Piemonte grazie alla Legge regionale n°46 del 1987.
A partire dal 2016 la sua gestione è diventata di competenza dell’Ente di Gestione delle aree protette delle Alpi Marittime, che gestisce anche altre 6 riserve: Ciciu del Villar, area archeologica di Bene Vagienna, Grotte di Aisone, Grotte di Bossea, Sorgenti del Belbo, Rocca S. Giovanni-Saben.
COME RAGGIUNGERE LA RISERVA
Da CRAVA: dal ponte sul Pesio lungo la provinciale che collega Crava a Rocca de’ Baldi.
Da MOROZZO: presso il piazzale del distributore “Gazzola” che collega Morozzo a Crava. Per i visitatori con disabilità si parte dal centro di Morozzo.
Da S. BIAGIO: in corrispondenza all’allevamento di trote “Acquadolce”, in questo caso però non esiste un attraversamento del Pesio per raggiungere le zone umide e le strutture di accoglienza.
L’accesso è libero e gratuito tutto l’anno.
In caso di forti piogge nel territorio di Crava è obbligatorio seguire il percorso alternativo (in giallo sulla mappa) che passa più vicino al lago e più lontano dal torrente.
CONTATTI
Informazioni: presso il bar della Foresteria, aperto il sabato ore 15.30-18.30 e la domenica ore 11.30-18.30, tel. 353 4722403; quando è chiuso si trova materiale informativo sotto il porticato protetto da tende. Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime, www.cravamorozzo.areeprotettealpimarittime.it, tel. 0171 976800.
Per dormire: Foresteria dell'Oasi, con 12 posti letto in 3 stanze, aperta su prenotazione, tel. 353 4722403, foresteria.oasi@ gmail.com
Ente di gestione Aree Protette Alpi Marittime:
Indirizzo: Piazza Regina Elena, 30 - 12010 Valdieri (CN)
Telefono: 0171/976800
Email info@ areeprotettealpimarittime.it
Posta certificata apam@ pec.areeprotettealpimarittime.it
BIBLIOGRAFIA
Il pieghevole di presentazione della riserva: https://www.yumpu.com/it/document/read/65867898/riserva-naturale-di-crava-morozzo
Il sito della riserva: https://www.cravamorozzo.areeprotettealpimarittime.it/
Il dettaglio dei percorsi sul sito di Piemonte Parchi: https://www.piemonteparchi.it/cms/index.php/territorio/sentieri-provati/item/6464-una-passeggiata-nella-riserva-naturale-di-crava-morozzo
Autori: Ornella Reinaudo, Dario Olivero. Si ringrazia Daniela Marchegiani