Spiaggia dei cristalli - Verduno

Sulla riva destra del Tanaro all'altezza di Verduno si trova la Spiaggia dei Cristalli, una località molto nota caratterizzata dalla presenza di innumerevoli cristalli di gesso. La spiaggia è costituita da strati di cristalli di gesso selenitico, cioè geminati a V, depositatisi durante la "crisi di salinità del Messiniano".

Nel periodo Messiniano, circa 5.96 - 5.60 milioni di anni fa, il Mediterraneo restò isolato per motivi tettonici: lo stretto di Gibilterra non lasciava più entrare l'acqua nel mare interno, che a poco a poco evaporò in gran parte. I sali disciolti in acqua si depositarono in spessi strati, proprio come in una salina. La Pianura Padana era occupata all'epoca da un mare basso e caldo, il Golfo Padano, che andò disseccandosi come tutto il Mediterraneo. Vi sono depositi di sali, particolarmente gesso e salgemma,  in diverse località del Piemonte.

In seguito lo stretto si riaprì e il mare si colmò nuovamente. Anche il Golfo Padano si riformò. Nel frattempo le spinte tettoniche fra la placca africana e quella europea proseguirono, e, semplificando molto, la Pianura Padana si sollevò facendo arretrare la linea di costa a partire da circa 4 milioni di anni fa, fino a stabilirsi sulla costa di quello che oggi chiamiamo mar Adriatico. A questo periodo risale ad es. la foresta fossile di Fossano (vedi). Il gesso cristallizzato venne ricoperto dai depositi appena ritornò il mare, e successivamente venne riportato in luce dall'erosione, questa volta ad opera del fiume.

Ulteriori informazioni possono essere trovate ad es. qui: https://www.mindat.org/loc-251953.html

Nell'ultima foto si osserva la sezione della spiaggia in cui si vedono le marne di mare profondo in basso, poi il livello dei cristalli di gesso deposto con l'evaporazione del Mediterraneo. Sopra di essi avrebbe dovuto esserci uno strato marino, dovuto al ritorno delle acque, e infine gli strati di ciottoli e sabbie continentali, deposti dai fiumi quando il mare si era definitivamente ritirato, ma l'erosione ha asportato il tutto giungengo ai livelli dei cristalli. Osservando i dintorni verso monte si possono trovare questi strati continentali recenti, che qui sono scomparsi.

Si raccomanda rispetto per l'area: non abbandonare rifiuti, non fare rumori che possano disturbare la fauna e la tranquillità del posto, inoltre non saccheggiare la spiaggia.

Si ricorda anche che la raccolta di fossili è vietata (legge 1089 del 1939 e codice dei Beni Culturali e del Paesaggio del 2004) e quella dei minerali è regolamentata in Piemonte dalla l.r. 51/1995 “Normative per la ricerca e la raccolta di minerali a scopo collezionistico, didattico e scientifico”. Si possono trovare ulteriori informazioni QUI

Il testo della legge è reperibile QUI

 

L'area è soggetta a inondazioni anche violente quindi si raccomanda di prestare prudenza al momento della visita e di non frequentare l'area durante i periodi di piena del fiume.

Per raggiungere la spiaggia si può parcheggiare in località Gorej, presso il ristorante "La Cascata", poi proseguire a piedi: dopo un centinaio di metri si svolta sul sentiero a sinistra, segnalato da un cartello.

BIBLIOGRAFIA

 

 

Alba e tramonto della crisi messiniana: Convegno Nazionale per la diffusione della cultura geologica 2008

 

Ricchi Lucchi F., Maria Angela Bassetti, Vinicio Manzi, Marco Roveri, 2002: Il Messiniano trent'anni dopo: eventi connessi alla crisi di salinità nell'avanfossa appenninica. Scaricabile in pdf da QUI

 

Società Paleontologica Italiana: pagina dedicata alla crisi del Messiniano nella zona di Alba

 

Sturani C. (1978). Messinian facies in the Piedmont Basin. Memorie della Società Geologica Italiana 16: 11-25

 

 

 

 

Autore: Dario Olivero

Tag: spiaggia, cristalli, Verduno, gesso, messiniano evaporitico, bacino terziario piemontese, BTP