Museo Geologico Federico Sacco di Fossano

L'idea del Mu-Sa, Museo Geologico Federico Sacco, nasce nel 2016 per essere poi realizzata nel 2021 con i fondi del progetto transfrontaliero INTERREG V ALCOTRA "L'Aventure géologique" tra Italia e Francia (2018-2020). La Cassa di Risparmio di Fossano ha messo a disposizione i locali della sede di Via Roma 126, in Fossano. L'obiettivo è valorizzare e promuovere alcuni dei siti geomorfologici e paesaggistici rappresentativi della storia delle Alpi attraverso la figura del fossanese Federico Sacco.

 

Al progetto ha collaborato l'Università di Torino - Dipartimento Scienze della Terra, anche come prestatore per le collezioni attraverso l'opera del dott. Marco Pavia, mentre i contenuti informativi si devono principalmente al Dott. Enrico Collo, (geologo), nonché al  Dott. Flavio Bauducco (Fondazione Sacco), al Dott. Marco Calandri (A&T Progetti)  e al Dott. Leonardo Sorbelli (geologo). Il design e gli apparati multimediali sono stati concepiti dall'arch. Davide Borra (No Real).

Federico Sacco (1864 - 1948) fu un attivissimo geologo nativo di Fossano, vissuto a cavallo fra '800 e '900. Paleontologo, instancabile ricercatore in area alpina, geomorfologo e glaciologo, fu anche tra i fondatori del CAI. Realizzò più di 700 pubblicazioni tra libri monografici, articoli su giornali e su varie riviste scientifiche nonché numerosi fogli della nascente Carta Geologica d'Italia. Oltre all'insegnamento di Geologia presso l'Università di Torino, condusse una continua attività di divulgazione che contribuì a diffondere la conoscenza della geomorfologia alpina, piemontese e, nel dettaglio, fossanese. Molto legato alla sua terra, creò la Fondazione Federico Sacco, tutt'ora esistente, che ha portato a termine la realizzazione del museo geologico a lui ispirato.

La prima sala è interamente dedicata alla figura di Federico Sacco: oltre alle note biografiche sono presentati diversi esemplari fossili che riportano ai suoi studi ed alla sua ricchissima produzione bibliografica. Sacco fu tra gli autori della monumentale opera in 30 volumi "I Molluschi dei terreni terziarii del Piemonte e della Liguria", completata con criteri moderni nel 1904, e punto di riferimento ancor oggi per gli studi paleontologici nel bacino terziario piemontese.

Fra le opere più conosciute citiamo "Le Alpi", edito dal Touring Club Italiano nel 1934, che illustrava una visione d'insieme delle conoscenze geologiche sulla catena alpina, e che fu l'antesignana della nascita del turismo alpino, ristampata in anastatica nel 2007, e "Il bacino terziario e quaternario del Piemonte : bibliografia, geologia pura, paleontologia, geologia applicata", opera enciclopedica pubblicata da Sacco a soli 26 anni di età, che accoglie il visitatore nella prima vetrina.

La sala successiva accoglie il visitatore con una spettacolare spirale del tempo, che spiega il succedersi delle ere geologiche (e che è diventata la fonte d'ispirazione per il logo del museo).

Un tavolo interattivo permette di esplorare le caratteristiche delle diverse rocce, ponendovi sopra dei secchiellini contenenti i reperti. Lo schermo è attrezzato per fornire anche altre informazioni a richiesta, fra cui panorami della provincia di Cuneo e un repertorio di foto storiche di Federico Sacco e di Édouard Alfred Martel, il fondatore della speleologia moderna, a cui il museo fa spesso riferimento per suggellare la sua concezione transfrontaliera.

Due installazioni a parete mostrano la formazione delle rocce sedimentarie e magmatiche con ricostruzioni fatte da ologrammi.

Uno schermo proietta filmati a tematica geologica, e alcuni  pannelli ricordano  l'ambiente delle grotte cuneesi. Sono poi trattati fenomeni particolari, quali ad esempio la formazione del gesso miocenico in provincia di Cuneo  e la complessa storia geologica e geomorfologica  della cattura del Tanaro.

Alla Foresta Fossile di Fossano è dedicata un'intera sezione con pannelli e reperti ricavati  dagli studi coordinati dal prof. Edoardo Martinetto della facoltà di Scienze della Terra di Torino.

In alcuni pannelli informativi e nelle relative  vetrine si parla poi dei minerali tipici della Provincia di Cuneo e delle scoperte scientifiche in materia, ad esempio quelle delle mineralizzazioni a Piropo del vallone di Gilba e di Martiniana Po.

In una apposita stanza oscurata vi è l'installazione per i minerali fluorescenti: è possibile accendere a scelta le luci nel visibile o nell'UV per osservare come cambiano le emissioni luminose. Nel corridoio d'ingresso si possono vedere dei campioni di cristalli macroscopici con le spiegazioni delle forme dei reticoli cristallini.

L'ultima sala è l'aula didattica, dotata di LIM, tavolo e baule didattico, con supporti dedicati al tema geologico, che potrà essere utilizzato per lezioni frontali dedicate sia agli insegnanti che agli studenti desiderosi di approfondire la materia. Attraverso la LIM sarà inoltre possibile realizzare osservazioni dirette di microminerali e microfossili effettuate tramite microscopio USB.

Il Museo Sacco raccoglie quindi una somma delle conoscenze geologiche del territorio fossanese e alpino. L'esposizione di fossili delle Langhe e del Roero, la collezione Rolleri di minerali da tutto il mondo e la collezione di quelli cuneesi  completano il quadro sulla dotazione. Un progetto parallelo  tuttora in corso di realizzazione mira a portare gran parte della  produzione scientifica di Federico Sacco online e a permettere la visione in remoto delle collezioni mineralogiche con informazioni scientifiche e turistiche.

In questo video il Dott. Flavio Bauducco, curatore del museo, racconta il Museo Sacco (CC BY "La Fedeltà")

INDIRIZZO E ORARI

Il Museo Sacco è stato inaugurato da poco e gli orari saranno presto disponibili sul sito dedicato

https://www.fondazionefedericosacco.it/

 

Indirizzo: Via Roma 126 Fossano

Email: info@remove-this.fondazionefedericosacco.it

 

 

 

Autori: Flavio Bauducco, Marco Calandri, Dario Olivero

Tag: Museo geologico, Federico Sacco, Fossano, collezioni