Museo del Fungo e di Scienze Naturali di Boves

 

STORIA

Il Museo del Fungo e di Scienze Naturali di Boves fu inaugurato il 22 agosto 1982. La sua storia è strettamente connessa al Gruppo Micologico Bovesano e al Museo del Fungo di Pinerolo.

Quest’ultimo nacque per volontà del dott. Mario Strani, esperto micologo nonché dentista, che applicò le conoscenze derivate dalla sua professione, come ad esempio il calco di impronte dentarie, per la costruzione di fedelissime copie di funghi, che poi colorava lui stesso a mano.

Il dott. Strani strinse amicizia con i micologi bovesani e fu lui stesso a proporre di istituire un museo a Boves, che raccogliesse alcuni modelli del museo di Pinerolo, più altri che avrebbe realizzato appositamente.

COME SI FA UN MODELLO

 

Il procedimento prevede di partire da un fungo vero, fresco o reidratato, immerso in cera o silicone liquido. Quando ogni anfratto del fungo viene colmato dalla colata, e questa si indurisce, si forma un guscio che ne riproduce all’interno l’esatta forma. Il fungo si fa marcire e viene estratto (quindi si perde l’originale), e nella cavità della forma viene colato gesso o resina acrilica, che prenderanno la forma del fungo. Il calco fatto di cera deve essere distrutto per estrarre il modello di gesso o resina, mentre se si usa il silicone, gommoso e malleabile, si può estrarre il modello senza rompere il guscio, che potrà essere quindi usato per altri modelli. La successiva fase di colorazione non è meno importante: tutto deve riprodurre, alla fine, un modello identico al fungo originale, che verrà sistemato su un basamento che raffigurerà l’ambiente di crescita.

 

LA PRIMA SEDE

Il Comune di Boves mise a disposizione una saletta, e poco dopo una seconda, all’interno di Cascina Marquet, in frazione Roncaia, dove trovarono posto quattro vetrine con 120 specie di funghi, rappresentate in circa 500 esemplari, più alcune collezioni di farfalle, crostacei e altri animali, dono dello stesso Mario Strani. Nel 1987 l’Associazione allestì il bosco sperimentale sulle colline di Fontanelle di Boves, dove si cercavano funghi che poi avrebbero fatto parte delle collezioni del Museo.

Una parte importantissima dell'attività dell'Associazione sono le mostre micologiche, sia per l'aspetto scientifico, sia per quello divulgativo.

 

LA SECONDA SEDE

Sotto la guida del dott. Giacomo Parola il museo fu trasferito il 27 agosto 1988 al primo piano delle ex scuole elementari di piazza Borelli, in Boves. Parola vi aggiunse la biblioteca e un plastico dell’area bovesana, che riproduce il territorio della valle Colla fino alla zona cuneese. Nella nuova sede il museo esponeva 190 specie e riproduceva circa un migliaio di funghi e – come attività – si dedicava alla conservazione dei campioni, alla installazione e creazione di mostre ed alla programmazione di escursioni guidate da esperti alla ricerca e al riconoscimento dei funghi; in ultimo l’attività era indirizzata anche alla pubblicazione della rivista specialistica intitolata “Il Micologo”, edita fin dal 1969.

Nel 1989 il Museo si arricchì ulteriormente sia del materiale dell’ex museo didattico delle Scuole Elementari, sia di altro materiale donato dal dott. Strani e da alcuni privati di Boves. Venne quindi allestita una seconda sala con animali impagliati, serpenti, artropodi (coleotteri e lepidotteri, miriapodi, aracnidi, crostacei), minerali, fossili (ammoniti e trilobiti), conchiglie.

 

SITUAZIONE ATTUALE: LA SEDE DEFINITIVA

Dal 17 maggio 2014 il Museo Del Fungo e di Scienze Naturali ha trovato posto nella sua collocazione definitiva all’interno degli ampi locali della ex Filanda Favole, in via Moschetti 15 a Boves.

Attualmente sono esposti più di 250 specie di funghi (anche ne sono presenti ancora molti altri in magazzino) rappresentati in circa 1100 esemplari, più gli animali tassidermizzati (fra cui un esemplare di lince), uccelli europei ed esotici, insetti, crostacei, fossili, minerali e anche una sezione sulla ex filanda che ospita il Museo.

I curatori si occupano anche della biblioteca interna, in cui conservano copie di tutte le riviste “Il Micologo” pubblicate dalla nascita dell’associazione, e mantengono una vivace attività di scambio con le pubblicazioni di altri gruppi micologici italiani e stranieri, oltre una ricca biblioteca di oltre 300 testi sui funghi.

 

L'ERBARIO MICOLOGICO

I funghi raccolti nel corso degli anni sono sistemati e catalogati in un erbario, cui è possibile accedere contattando preventivamente i responsabili del Museo. Le specie contenute in esso sono principalmente della provincia di Cuneo, anche se alcune specie rare o interessanti provengono sia da altre regioni italiane che dall’estero. Nel 2018 gli exsiccata depositati erano 3590, suddivisi in 355 generi e 1656 specie, varietà e forme, e oltre 1250 i campioni di Mixomiceti. Il Censimento provinciale raccoglie i dati micologici dal 1806, ed al 2018 ha prodotto 34333 schede con 2849 fotografie allegate, numeri sono in costante crescita, che trattano le 3850 specie di Funghi e Mixomiceti della provincia di Cuneo.

 

L'ASSOCIAZIONE

In occasione del trentennale, nel 1998, si arrivò ad una riorganizzazione del gruppo perché si erano ormai affermate le notevoli competenze micologiche acquisite da alcuni soci che erano riconosciute anche oltre “i confini originari” di Boves e dunque aderirono al gruppo micologico bovesano anche volontari fuori regione o anche all’estero. Il gruppo micologico cambiò nome nel 1999, assumendo il titolo di Associazione Micologica Bovesana e delle Alpi Cuneesi “A.M.B.A.C. – Ugo Maria Cumino”

UGO MARIA CUMINO

L’associazione è intitolata a Fra Ugo Maria Cumino (1762 – dopo il 1828), un converso della Certosa di Pesio dove ricopriva il ruolo di speziale, poi trasferitosi a Cuneo dopo la chiusura della Certosa nel 1802, anche qui continuò il suo lavoro con l’apertura di una spezieria, diresse l’Orto Botanico nell’ex Santuario degli Angeli, ebbe vita breve per la mancanza di sostegni economici da parte del governo francese. Tenne una fitta corrispondenza con eminenti botanici di Torino e la sua competenza fu riconosciuta in importanti pubblicazioni dell’epoca. A lui si devono i primi studi botanici e micologici cuneesi e la scoperta di alcune specie nuove per la scienza. Pubblicò nel 1805 l’importante memoria micologica “Fungorum Valliis Pisii Specimen”, una delle prime del genere in Italia e la prima in Piemonte.

La testata “Il Micologo”, voce dell’Associazione, esce con cadenza quadrimestrale (aprile, agosto e dicembre) e contiene articoli sia di carattere scientifico sia su notizie relative a convegni e mostre a tema (almeno 250 le mostre allestite finora) ed informa su un’iniziativa particolarmente significativa del gruppo attiva dal 1998, le “Giornate di studio sulla Flora Micologica delle vallate cuneesi”. Si tratta di un raduno di più giorni che richiama micologi provenienti da tutta Italia e dall’estero, durante il quale vengono studiati i funghi del territorio: in particolare vengono esaminati ogni anno i funghi presenti in una Valle o zona diversa.

Nelle “Giornate internazionali di ricerca e di Studio delle specie nivali di Mixomiceti”, organizzate dal 2002, vengono studiati i Mixomiceti nivali, normalmente ad anni alterni, insieme alla Fédération Mycologique et Botanique Dauphiné-Savoie. I Mixomiceti, ora non più considerati dei funghi come in passato, non erano mai stati ricercati e studiati in Piemonte con particolare riferimento alle specie nivali che crescono ai margini delle macchie di neve sulle nostre montagne.

In conclusione, l’attività del gruppo è legata sia alla divulgazione, con la realizzazione di mostre e di interventi con le scuole del territorio, lezioni di divulgazione alla terza età o ad altre associazioni, riconoscimento di funghi raccolti dalle persone, interventi nei reparti di pronto soccorso degli Ospedali nei casi di avvelenamento, sia alla ricerca, tramite la collaborazione e lo scambio di conoscenze con altri micologi italiani ed internazionali, corsi di aggiornamento per Guardie Ecologiche Volontarie, aggiornamento micologico per Guardiaparco, collaborazione col Centro Studi della Micologia del terreno del CNR e coll’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

 

INDIRIZZI E ORARI

Si consiglia di visitare sempre i riferimenti internet e telefonare preventivamente per organizzare le visite.

Museo del Fungo e delle Scienze Naturali.

Via Moschetti 15
12012 Boves (CN)
Tel: +39 0171 391834
cultura@remove-this.comune.boves.cn.it

www.bovesonline.it

Nel rispetto delle misure per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19, gli orari del Museo possono subire variazioni.Contattare il Museo per verificare gli orari aggiornati o visitare la sua pagina web ufficiale.

Da gennaio a marzo: su prenotazione.
Da aprile a ottobre: prima domenica del mese dalle 15.30 alle 18.30. Altri giorni su prenotazione.
Da novembre a dicembre: su prenotazione.

 

Ingresso gratuito.

BIBLIOGRAFIA

 

Dal sito di Bovesonline

http://www.bovesonline.it/museo-del-fungo-e-delle-scienze-naturali.html

 

Dal sito del Museo Regionale di Scienze Naturali:

http://www.mrsntorino.it/cms/sistema-naturalistico-museale/item/634-museo-del-fungo-e-delle-scienze-naturali.html

 

Dal sito di Visitcuneese

https://www.visitcuneese.it/dettaglio-punto-di-interesse/-/d/museo-del-fungo-boves

 

Dal sito del Comune di Boves

https://www.comune.boves.cn.it/Guidaalpaese?IDDettaglio=21043

 

Sito dell’Associazione Micologica Bovesana e delle Alpi Cuneesi:

http://www.ambac-cumino.eu/index.html

 

Il Micologo, N° 59 – Agosto 2018: la storia dell’Associazione

Il Micologo, N° 69 numero speciale – Marzo 1990: la storia del Museo

Il Micologo, N° 41 – Agosto 2012: la storia di Fra Ugo Maria Cumino

 

Pagina Facebook dell’Associazione: https://www.facebook.com/groups/1794735164173887/

 

 

 

Scheda a cura di: Enzo Simarco, Angela Gastaldi, Adriano Gastaldi, Ornella Reinaudo, Dario Olivero